Che cos'è la Psicologia della Moda
Quando nasce lo studio sulla Psicologia della Moda?
La disciplina emergente che oggi viene denominata Psicologia della Moda sembra piantare le proprie radici nel panorama delle scienze psicologiche con l’avvento e lo sviluppo dell’industrializzazione, negli Stati Uniti ed in Europa, durante il XIX secolo. William James (1842-1910) è il primo psicologo americano ad illuminare il concetto di Psicologia della Moda: il suo pensiero e la sua filosofia pongono, infatti, un forte e vivace accento sulla rilevanza del capo di abbigliamento nello studio della singolarità dell’individuo, affermando che ogni essere umano è composto da un corpo, da un'anima e dai suoi abiti. Ogni individuo si impossessa del proprio abbigliamento, identificandovisi al punto da conferire all'abito un'importanza simbolica pari, se non superiore, a quella del corpo stesso.
Che cos'è la Psicologia della Moda?
La Psicologia della Moda è una
disciplina emergente estremamente poliedrica, sfaccettata e multiforme che
parte da un fertile sfondo teorico e che, al tempo stesso, mostra i suoi
risvolti concreti, pratici e produttivi. Se ad una prima impressione la
Psicologia della Moda può suonare come una sorta di giocosa "terapia del
guardaroba", una modalità di rinascita personale attraverso la scelta dell’abito
giusto, si tratta in realtà di un settore della Psicologia ben più complesso,
attuale ed interessante. Lo Psicologo della Moda è un professionista che
applica le scienze psicologiche, le sue teorie e le sue metodologie al contesto
della moda, un contesto ampio e variegato che comprende non solo la moda in
quanto insieme di tendenze nell'ambito dell'abbigliamento, degli accessori e
dello stile, ma anche nel senso di comportamento umano nei confronti di tutti
gli aspetti della moda, intesa come industria e potenza nel campo del design,
come catena di distribuzione mondiale, come sottile bensì dominante fonte di
ispirazione e di influenza psicologica per quanto riguarda la produzione,
l’acquisto, il consumo e lo smaltimento dei suoi prodotti.
La Psicologia della Moda nasce
dall'integrazione e dall'applicazione delle scienze psicologiche all'industria
della moda, allo scopo di ideare una metodologia ed un insieme di strumenti,
terapeutici e di empowerment, per lavorare
sull'autostima, sugli stati d’animo, sull'immagine corporea e la percezione di
sé del cliente, in un'ottica clinica di coaching individuale, così come sullo
studio del comportamento sociale, in ambito aziendale, pubblicitario, di
marketing e comunicazione. Mentre la Psicologia del Marketing utilizza i
costrutti psicologici per la previsione del comportamento e
dell’influenzabilità del consumatore, la Psicologia della Moda (e delle mode),
affiancandosi al mondo del marketing, studia il campo della moda, delle
tendenze e della produzione nell'ambito del fashion retail per individuare,
risolvere, sostenere o potenziare la crescita personale e lo sviluppo della
personalità del cliente, singolo e nel medesimo tempo rappresentante di una
tendenza sociale collettiva. La Psicologia della Moda, dunque, individua tutte
le reazioni e gli atteggiamenti della popolazione verso le tendenze della moda
e, di conseguenza, le ripercussioni individuali, sociali ed ambientali
derivanti, direttamente o indirettamente, dalle industrie della moda.
Inoltre, la Psicologia della Moda
si interessa di studiare quel concetto di Bellezza dettato dalla moda, così
come le sue risonanze sull'immagine del corpo, l'autostima, la fiducia in sé
stessi, la sessualizzazione del corpo della donna, la nascita di modelli
sociali di bellezza, talvolta granitici ed irraggiungibili. Anche l’aspetto
economico, e la sua influenza nel campo psicologico, è uno dei terreni di
studio della Psicologia della Moda: la tendenza alla spesa compulsiva,
l’acquisto di prodotti vissuto emotivamente come compensazione di mancanze
interiori, il significato psicologico profondo, intimo e personale dello
shopping, il consumo eccessivo di capi di abbigliamento che, inevitabilmente,
si traduce nello smaltimento coatto di prodotti, spesso mai indossati, assieme
alle conseguenti problematiche ecologiche.
La Psicologia della Moda può
essere definita, infine, come uno studio del modo in cui il colore, la moda,
gli stili e le tendenze industriali e sociali riescono a plasmare il
comportamento umano nel suo adeguamento alle norme sociali e nella sua
sensibilità culturale.
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