Che cosa fa lo Psicologo della Moda
La moda, intesa come insieme
sociale e culturale di tendenze e di stili, non è altro che una creazione degli
individui che, singolarmente e nell'interazione sociale, fondono percezione,
attenzione, memoria, comunicazione e creatività al fine di generare un
prodotto.
Gli stilisti, i produttori di moda e tendenze, i rivenditori e, naturalmente, i consumatori svolgono costantemente delle complesse operazioni mentali di decision making e di problem solving. La moda, intesa non solo come insieme di tendenze estetiche ma anche come processo industriale e comunicativo è, in primis, psicologia. La ricerca nella Psicologia che viene applicata alla moda è certamente studio ed interpretazione di quanto i nostri abiti dicono di noi, ma è innegabile che la Psicologia si configuri come scienza complessa dalle numerose, importanti ed ulteriori possibilità. Gli individui e le popolazioni sono coinvolti in ogni singolo aspetto della moda, in quanto attori, creatori ed al tempo stesso bersagli, a partire dalla sua progettazione, attraverso la produzione, la fabbricazione, la pubblicità, il marketing, il visual merchandising, la vendita al dettaglio, il consumo ed, infine, lo smaltimento. L’approccio scientifico della Psicologia permette dunque di osservare e di comprendere il comportamento umano all'interno dell’intera catena circolare e complessa della moda, insieme alle ripercussioni di quest’ultima sul singolo consumatore e sull'intera società target, andando ben oltre il semplice studio di cosa indossiamo e perché.
Gli stilisti, i produttori di moda e tendenze, i rivenditori e, naturalmente, i consumatori svolgono costantemente delle complesse operazioni mentali di decision making e di problem solving. La moda, intesa non solo come insieme di tendenze estetiche ma anche come processo industriale e comunicativo è, in primis, psicologia. La ricerca nella Psicologia che viene applicata alla moda è certamente studio ed interpretazione di quanto i nostri abiti dicono di noi, ma è innegabile che la Psicologia si configuri come scienza complessa dalle numerose, importanti ed ulteriori possibilità. Gli individui e le popolazioni sono coinvolti in ogni singolo aspetto della moda, in quanto attori, creatori ed al tempo stesso bersagli, a partire dalla sua progettazione, attraverso la produzione, la fabbricazione, la pubblicità, il marketing, il visual merchandising, la vendita al dettaglio, il consumo ed, infine, lo smaltimento. L’approccio scientifico della Psicologia permette dunque di osservare e di comprendere il comportamento umano all'interno dell’intera catena circolare e complessa della moda, insieme alle ripercussioni di quest’ultima sul singolo consumatore e sull'intera società target, andando ben oltre il semplice studio di cosa indossiamo e perché.
Lo Psicologo della Moda ed il
cliente individuale
Lo Psicologo della Moda è
certamente uno studioso, dai numerosi propositi di ricerca sul campo, ed i suoi
impegni professionali concreti e quotidiani sono molteplici. Il suo lavoro indirizzato
al singolo cliente si svolge principalmente con e per i giovani e le donne,
allo scopo di esplorare l’immagine interiore attraverso uno sguardo, curioso e
non giudicante, all'immagine esteriore, per scoprire e potenziare aspetti del
sé ancora inesplorati, esaminare le difficoltà psicologiche legate all'immagine
corporea, affrontare e superare le insicurezze ed i vissuti dolorosi e
traumatici legati ad eventi di vita afflitti da bullismo, disturbi delle
condotte alimentari, identificazioni difensive, per potenziare e sostenere le
aree psicologiche legate all'autostima, alla valorizzazione di sé ed
all'empowerment personale.
Lo Psicologo della Moda e la
cultura sociale
Lo Psicologo della Moda può
essere coinvolto in modo interessante anche nel settore della pubblicità e del
marketing, attraverso uno studio attento e scrupoloso della cultura sociale
della moda e delle tendenze e delle sue risonanze, talvolta infelici e dannose,
sulle fasce più fragili della società, come quella delle giovani donne,
adolescenti e tardo-adolescenti dalla personalità in formazione, o quella delle
donne più mature che affrontano delicati momenti di transizione attraverso la
maternità, il cambiamento del proprio ruolo sociale, la menopausa. Un ambito
particolarmente interessante per la ricerca della Psicologia della Moda è,
infatti, quello dell'industria della bellezza e della cosmesi. A partire dagli
anni '60, l'industria della moda promuove uno stereotipo sempre più
circoscritto, ristretto e limitante di "bellezza" che rappresenta, oggi, la
"norma" sociale, tacitamente condivisa, sempre più pressante mediante
l'ubiquità del web e della tecnologia mobile. Con l'aumento dell'esposizione a
tali immagini definite e delimitate di "bellezza", inevitabilmente la società
vede crescere esponenzialmente il vissuto di insoddisfazione femminile verso il
proprio corpo, generando problematiche psicologiche sociali e diffuse che
investono l’autostima, la percezione di sé e della propria immagine interiore,
fino a sfociare in veri e propri disturbi relazionali, dell’immagine corporea,
delle condotte alimentari che necessitano dell’intervento professionale dello
psicologo. Si pensi, ad esempio, all'aumento della domanda di procedure
cosmetiche chirurgiche (molte delle quali non regolamentate), anche da parte
delle giovanissime. Lo Psicologo della Moda può dedicare la propria ricerca e
la propria professionalità alla sfida allo status quo per promuovere una
rappresentazione più inclusiva e diversificata di ciò che viene, socialmente e
culturalmente, ritenuto "bello", dimostrando empiricamente i benefici di un
nuovo approccio e di una nuova metodologia.
Lo Psicologo della Moda, l’ambito
aziendale e l’ecosostenibilità
E’ inoltre preoccupante osservare
quanto, in un delicato momento storico economicamente e culturalmente pervaso
da una grave crisi, la reputazione del settore della moda, in termini di rispetto
e valorizzazione dell'ambiente e di ecosostenibilità, sembri subire colpi
sempre più duri. Se il concetto di moda ecosostenibile può essere considerato
un ossimoro, è tuttavia possibile immaginare, studiare, progettare e realizzare
concretamente un settore della moda sostenibile che agisca nel rispetto
dell'ambiente e dei suoi consumatori, sempre più esigenti ed attenti alla
qualità ed alla provenienza del prodotto da acquistare. Lavorando al fianco dei
professionisti della moda, in ambito aziendale, il ruolo dello Psicologo della
Moda può così offrire un valido contributo per la risoluzione delle
problematiche ecologiche e di marketing.
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