Cosa dice di te il tuo guardaroba

Cosa dice di te il tuo guardaroba

Se per le più antiche civiltà l’abbigliamento aveva lo scopo fondamentale di difendere il corpo dalle intemperie, riscaldarlo durante le stagioni dal clima più rigido e proteggerlo dall'ambiente esterno, con lo sviluppo delle nuove tecnologie ed il progresso della società, assieme al miglioramento delle condizioni abitative degli esseri umani, il corpo umano ha abbandonato la propria dipendenza dagli abiti in vista della sopravvivenza. L’abbigliamento, oggi, non è più solo uno strumento quotidiano per favorire le condizioni di salute e di sopravvivenza degli individui, bensì una vera e propria risorsa comunicativa e significativa, ossia un potente indicatore sociale: si dice che l’abito non fa il monaco, eppure ciò che indossiamo ogni giorno parla di noi in modo sfacciato ed inequivocabile, comunicando agli altri un numero impressionante di informazioni sulla nostra personalità, il nostro stile, il nostro umore e persino la nostra condizione sociale, culturale e finanziaria. Così come il nostro corpo ed il nostro viso, anche i nostri abiti parlano silenziosamente di noi. Inoltre, il nostro abbigliamento influenza in modo rilevante il nostro stato d’animo, del quale non è solo una conseguenza ma, spesso ed inconsapevolmente, anche una tacita causa. Il nostro modo di vestire, il nostro stile personale ed il nostro rapporto con la moda e le tendenze estetiche del periodo storico e culturale nel quale viviamo, infine, forniscono a chi ci osserva, in modo sottile, una precisa immagine di noi, influenzando così anche le nostre relazioni personali.

L’abbigliamento dimostra di possedere anche un’ulteriore e rilevante funzione: quella di influenzare e di favorire (o sfavorire!) la ricerca di un partner. Come gli animali che sfruttano le proprie caratteristiche esteriori (si pensi, ad esempio, alle piume colorate del pavone maschio, strumento attraverso il quale l’animale attira partner di sesso femminile per raggiungere lo scopo della riproduzione), anche gli esseri umani conferiscono una fondamentale importanza e rilevanza al proprio aspetto esteriore nel processo di ricerca di un compagno. Oltre alle caratteristiche fisiche, infatti, anche l’abbigliamento e la scelta di particolari accessori rivestono un ruolo importante, trasformando gli abiti in una sorta di vero e proprio prolungamento estetico del corpo umano. Un abito elegante o sensuale può diventare un mezzo con il quale attrarre il partner desiderato (o dal quale lasciarsi affascinare, cedendo al corteggiamento di una nuova conoscenza), mentre un abito poco seducente e particolarmente coprente può trasformarsi in uno scudo dietro il quale nascondere un corpo, poco amato ed apprezzato, agli occhi di un potenziale spasimante.

I nostri abiti, dunque, possono rivelarsi, al tempo stesso, un forte vantaggio grazie al quale emergere nella folla e dimostrare la nostra potente individualità oppure, al contrario, un modo per fonderci e confonderci con gli altri, uniformandoci o nascondendoci. Un vestito particolarmente elegante o firmato può essere usato e sfruttato, anche con l’inganno, per comunicare o simulare allo sguardo degli altri una buona condizione finanziaria, una posizione di prestigio sociale ed una speciale desiderabilità. Insomma, sono molte e variegate le possibili informazioni che i nostri abiti ed accessori possono comunicare.

Vi è, poi, un’ulteriore caratteristica davvero speciale che può comunicare, attraverso l’abbigliamento, e svelare molto della nostra personalità e del nostro umore: il colore. Un fattore fondamentale che caratterizza la scelta del nostro abbigliamento è, infatti, il modo in cui uomini e donne percepiscono ed interpretano i diversi colori. Nel corso di un famoso esperimento psicologico, i ricercatori Nicolas Guéguen e Céline Jacob¹ hanno mostrato ai partecipanti le fotografie di alcune persone che indossavano abiti di differenti colori, chiedendo loro di valutare l’avvenenza degli individui raffigurati nelle immagini. Secondo i risultati dell’esperimento, il colore dei vestiti sembrava influenzare in modo significativo le valutazioni estetiche dei partecipanti, specialmente per quanto riguarda l’attrazione nei confronti del sesso opposto. In particolar modo, l’esperimento sembra aver evidenziato che il colore rosso rappresenta la tonalità più apprezzata e considerata attraente, specialmente da parte dei partecipanti di sesso maschile. Per quanto riguarda, invece, il giudizio femminile nei confronti dei soggetti di sesso maschile raffigurati in fotografia, il colore degli abiti incideva meno della loro forma: abiti e camicie aderenti al corpo risultavano più attraenti rispetto a capi d’abbigliamento più larghi, indicando nelle partecipanti una maggiore percezione di mascolinità.

Naturalmente l’incidenza del colore nel giudizio e negli atteggiamenti degli individui possiede una forte connotazione culturale, oltre che psicologica: il colore rosso, ad esempio, è considerato particolarmente attraente nella società occidentale, emblema di passione ed amore, mentre è simbolo di lutto e di morte per alcune società orientali.


Inoltre è importante notare anche che le scelte di abbigliamento non rappresentano l'unico fattore determinante nella percezione degli esseri umani: anche il linguaggio del corpo, la postura ed il modo di indossare e sfoggiare gli abiti si rivela un potentissimo canale di comunicazione verso il mondo esterno. 


Bibliografia:

¹ N. Guéguen, C. Jacob (2010), "Clothing Color and Tipping". Journal of Hospitality and Tourism.

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